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SCONVOLGENTI CRUDELTA’ MANTENUTE IN OMBRA ANCHE DURANTE IL CLIMA DI FESTE NATALIZIE

Scritto da Giacomo Montana

 

 


Cari soggetti politici, che con i vostri voti in Parlamento non permettete che siano rappresentati tutti i cittadini italiani, sino a fare truffare i diritti a condurre una vita sana e dignitosa di parecchi di essi, lasciati senza un lavoro e ancora oltre ci sono i disabili, gli ammalati gravi come per esempio il malato di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), che nel più terrificante silenzio, mantenuto da parte delle istituzioni, in certi casi come è stato messo in luce anche recentemente dai Media, viene indotto lentamente a non poter più assicurarsi il diritto civile di poter sopravvivere. Si prende atto con grande amarezza e dolore, che, di fatto, viene apertamente permesso di non fare nulla, in favore delle persone più danneggiate, disagiate ed emarginate. Se un malato deve scegliere tra l’acquisto di farmaci salvavita che però il Servizio Nazionale in parecchi casi non dispensa gratuitamente, e il fare fronte alla spesa alimentare indispensabile anch’essa per sopravvivere, cosa deve fare se non indebitandosi sempre di più? Così non si rappresenta il popolo italiano, cari signori chiamati Onorevoli, ma si rappresenta soltanto una parte prescelta, mentre contestualmente l’altra parte, viene letteralmente truffata, sia nel campo del diritto positivo che in quello naturale. Viene spudoratamente fatto passare come normale amministrazione, perfino il fatto che con efferatezza siano per esempio penalizzati anche coloro che sono prigionieri permanentemente di condizioni di malattia grave e grave disabilità, ovvero laddove la vita è già un inferno persino perché i soggetti più infelici, non possono reagire, in quanto dipendenti dagli altri, che in modo alternativo e occasionale si prestano volontariamente. Ma vi è di più, è proprio anche su detti bistrattati che con l’inerzia più spudorata e senza scrupoli, che paradossalmente si fanno piombare sulle spalle altri pesi di invivibilità, sino a ridurli anche in questo prigionieri di un degenerato sistema, anche in questo punto apertamente e incredibilmente antidemocratico. Di fronte a questi e altri casi gravi salta fuori la faccia vera di politici e funzionari dello Stato, che si rivelano da un lato un fallimento istituzionale e dall’altro invece indossano di fatto le vesti di carnefici, anche laddove solo a parole si dichiarano fautori della giustizia, dell’uguaglianza, dell’onestà e spesso, in certi ambiti che conosciamo tutti, persino della carità cristiana. Usando questo spregevole contegno, lo Stato permette di accelerare la maggior distruzione dell’equilibrio che c’è tra il corpo e l’anima, anche dei più sofferenti ammalati gravi. Chi scrive, sia come cittadino che come praticante il lavoro del volontariato, si sente profondamente sconcertato e sdegnato di tutto questo, sino al punto che, per lo stesso tema di abbandono, vede che taluni finti paladini ma in realtà “torturatori” di cui sopra è detto, quando si trovano di fronte a chi è più penalizzato dal citato sistema balordo e immorale, abbassano lo sguardo al suolo, ove magari vi si può scorgere anche un escremento di qualche animale, preferiscono portare lo sguardo lì giù in basso, piuttosto che dare un saluto, un sorriso, una parola di conforto e di solidarietà anche e persino a chi è disabile e ammalato grave, il quale si trova già alle prese col difficile rapporto con il proprio stato di salute e la grave disabilità. Certi funzionari cosiddetti dello Stato si dovrebbero vergognare alla grande all’atto di percepire lo stipendio e non di salutare le persone disabili e ammalate gravi o il loro accompagnatore. Vi lascio immaginare cosa si prova nel proprio intimo, quando specialmente in clima natalizio si assiste più di una volta a questa farsa spregevole. Una politica vera e lo svolgimento dell’incarico di un funzionario dello stato, dovrebbe risolvere i problemi dei cittadini bisognosi di aiuto e sostegno anche morale e non coscientemente aggravarli con l’inerzia, con l’indifferenza, con l’ignominia e con la bassezza più bieca quanto bestiale e inverosimile. Questi comportamenti arcaici a carico delle persone più bisognose di aiuto e comprensione sono oggi tendenze sempre più in voga e hanno tutta l’aria di volere imitare analoghe inclinazioni più o meno mantenute nascoste che risalgono alla storia remota del genere umano. Anche nell’ultimo mio lavoro di aiuto a persona ammalata grave e disabile, noto un grave abbandono da parte dei Servizi Sociali e malgrado l’intervento autorevole e formale dell’Ufficio del Signor Prefetto di Udine, continua la moda locale delle orecchie da mercante o se preferite delle tre scimmiette: io non vedo, io non sento e io non parlo. Oggi purtroppo inducono noi cittadini a scegliere come rappresentanti del popolo persone che una volta elette, come abbiamo visto, si fingono persino sorde e cieche.
 

Facendo seguito alla riflessione e osservazione pubblicata da Giacomo Montana ci tengo a dimostrare che fino ad ora anche dopo l'intervento dell'Ufficio del sig.Prefetto di Udine da parte dei servizi sociali o del comune di residenza NON HO RICEVUTO NESSUN SEGNO DI VITA. Qui riscontro oggettivo del documento della Prefettura: http://www.mobbing-sisu.com/prefettura.pdf
Giovanna Nigris                                         24-12-2012

 

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